La Stampa.it – Ferita dal convivente, non lo denuncia. Lui il giorno dopo le spara e la uccide

Taranto choc, muore a vent’anni

È stata ferita per due volte nel giro di 12 ore dal suo convivente ma non lo ha denunciato: dopo una settimana di agonia in ospedale, a 20 anni, è morta, forse mormorando ancora il nome del suo grande amore. Colui che il 15 settembre, nel corso di un litigio, ha impugnato una pistola e ha sparato, conficcandole un proiettile al fianco sinistro che le ha poi perforato un rene. Lei non si è mossa da casa: si è curata da sola, senza chiedere l’intervento di un medico, e, soprattutto, non lo ha denunciato. La mattina dopo, lui ha premuto nuovamente il grilletto colpendola all’emitorace sinistro e questa notte, dopo una settimana di agonia in ospedale, nel reparto di rianimazione del `Santissima Annunziata´ di Taranto, Ilaria Pagliarulo è morta. Il suo fidanzato, Cosimo De Biaso, di 24 anni, arrestato dai carabinieri di Statte (Taranto) lunedì scorso, dovrà ora rispondere di omicidio.

Da tempo la ventenne era vittima di violenze, angherie e percosse da parte del compagno ma non aveva mai presentato denuncia.

De Biaso, sempre il 16 settembre, sparò anche un colpo di pistola, andato a vuoto, contro l’automobile della madre della sua convivente, che stava seguendo l’ambulanza del 118 sulla quale si trovava la ragazza ferita. Il gip Pompeo Carriere, dopo la convalida dell’arresto, avvenuta alcuni giorni fa, ha emesso nei confronti di De Biaso una ordinanza di custodia cautelare in carcere sottolineando che il giovane «ha dimostrato di essere soggetto portatore di una spiccatissima e assolutamente allarmante inclinazione alla violenza» e di non avere «scrupolo di utilizzare con disinvoltura armi da fuoco».

«Lei mi esasperava», ha detto l’indagato agli investigatori e ha aggiunto di aver sparato contro di lei una sola volta, la mattina di lunedì scorso, 16 settembre. La difesa di De Biaso ha chiesto al giudice per le indagini preliminari di ricorrere a una perizia psichiatrica.

La coppia viveva in una villetta bifamiliare a Statte, comune alle porte di Taranto. Qui la ragazza il 15 settembre era stata ferita dal fidanzato una prima volta ma non aveva chiesto aiuto: aveva taciuto e, anzi, aveva cercato, da sola, di tamponare la ferita. Il giorno dopo, al termine di un ennesimo litigio, è stata ferita di nuovo dal 24enne e a questo punto la ragazza ha chiesto l’aiuto della madre che ha chiamato il 118 e i carabinieri. La corsa in ospedale, poi il ricovero in condizioni disperate: la ventenne ha lottato fra la vita e la morte per sette giorni ma non ce l’ha fatta

[Fonte: www.lastampa.it]