La Stampa – Prada sfida la violenza “Giù le mani dalle donne”

La stilista: «Non faccio politica, ma il femminicidio non si può ignorare»

di Antonella Amapane

Milano

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Prada ci vuole tutte più forti e combattive, pronte a difenderci dalla violenza dilagate. E’ bello forte il messaggio della stilista. «Giù le mani dalle donne», si può dire in tanti modi, lei lo fa attraverso l’estetica, con abiti tosti («Non faccio politica, mi esprimo con il mio lavoro, non si può ignorare il femmicidio»).
Sulle pareti della sala dove sfilano le ragazze spiccano i giganti volti di donna disegnati da 6 artisti sud americani che hanno faticato tutto agosto giorno e notte per dipingere facce dolenti, spaventate, bendate, piangenti. Volti di donna che Miuccia Prada ha deciso in parte di stampare su abiti e borse della collezione. La sua sfilata è stata accolta da un gigante applauso. Sono piaciuti molto quei capi incrostati da macro pietre e ricami in colori volutamente dissonanti; i calzettoni da calcio e le scarpe di gomma, quel reggiseno sovrapposto a cappotti e abiti che pare una protezione. Tutti elementi pensati per chi si ribella rompendo gli schemi. Per chi non vuole più subire e lo urla anche usando un guardaroba violento che non passa inosservato.

[Fonte: www.lastampa.it]